Bioeconomia della carta, pratiche circolari e attenzione al clima:
occorre incidere sul Recycling Habitat per dare ulteriore impulso all'Economia Circolare in Italia.
29 novembre 2019 Prato, Ecoforum Legambiente - "Con la spinta del Green Deal, possiamo ridurre il nostro impatto sui cambiamenti climatici aumentando al contempo la produzione in Italia" dichiara Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta all'Ecoforum di Legambiente riprendendo la Dichiarazione dei Ceo dell'industria cartaria europea e della Confederazione europea dell'industria cartaria (Cepi) dello scorso 19 novembre a Bruxelles, riguardante la strategicità della questione climatica, presentata durante la Conferenza "Paper & Beyond".
La direzione indicata a livello europeo trova delle solide basi in quanto l'industria che già garantisce la sostenibilità delle materie prime, ha migliorato le prestazioni dei processi e ha verificato la compatibilità ambientale dei prodotti.
Il rapporto di Confindustria "Sistema gas naturale — transizione e competitività", realizzato con Nomisma Energia, ha lo scopo di analizzare il ruolo del gas naturale nel futuro contesto energetico, sostenendone la centralità nelle politiche di sostenibilità nazionali, europee e globali.
Il lavoro, partendo da una analisi strutturale del contesto globale ed europeo, approfondisce le opportunità ed i rischi per il nostro Paese, secondo tre direttrici:
- gli scenari previsti di domanda, in relazione alle politiche per la lotta ai cambiamenti climatici;
- le dinamiche di offerta, in relazione allo sviluppo delle infrastrutture per assicurare la sicurezza degli approvvigionamenti;
- la dimensione competitiva del mercato gas, con riferimento ai possibili miglioramenti del posizionamento dell’Italia attraverso una nuova visione strategica delle infrastrutture.
Milano, 15 novembre 2019 - La lettura protagonista: dei mezzi tradizionali in carta, supporti mediali e, al tempo stesso, elementi trainanti, sotto il profilo economico e culturale, di un'intera industria che produce quotidiani, periodici, libri. Un appuntamento speciale, quello di oggi in BookCity Milano 2019 presso la Sala Viscontea del Castello Sforzesco, dal titolo “L’insostituibile autorevolezza del leggere”, ha riunito i protagonisti del settore dell'editoria, dell'informazione e delle istituzioni a confrontarsi sul ruolo sociale della filiera della cultura e dell’informazione e sugli strumenti di promozione della lettura. L’evento è organizzato dalla Federazione Carta Grafica, main sponsor di Bookcity 2019.
“La Federazione Carta e Grafica sottolinea l’importanza di promuovere la lettura, e quindi la cultura e la formazione nel Paese, ma anche la relativa filiera produttiva. Perché è doveroso e meritevole promuovere la lettura, ma serve anche conoscere e sostenere un sistema produttivo in grado di garantire cultura e informazione in maniera sostenibile” ha affermato Girolamo Marchi Presidente Federazione Carta e Grafica.

Assocarta è partner del Congresso Nazionale di Legambiente che si terrà a Pietrarsa (NA) dal 22 al 24 novembre, nell’ambito del quale sarà allestita la mostra “L’Italia del Coraggio” che racconterà buone pratiche gestionali e produttive pubbliche e private con il supporto di aziende e imprenditori, consorzi, ricercatori e start-up. La mostra vedrà Assocarta e l’industria cartaria fra i protagonisti con uno spazio dedicato che verrà personalizzato con foto e messaggi chiave sulla sostenibilità del settore tratti dalla 20° edizione del Rapporto Ambientale dell’industria cartaria italiana. https://www.legambiente.it/xi-congresso-nazionale-di-legambiente/
Anche quest’anno Assocarta, come Federazione Carta e Grafica, è partner di Bookcity Milano BCM#19 con l’obiettivo di sostenere e promuovere la lettura quale bene pubblico primario per la formazione di giovani e adulti. La Federazione è promotrice insieme a BookCity dell’evento sul tema “L’insostituibile autorevolezza del leggere". Si discuterà del ruolo sociale della filiera della cultura e dell’informazione, evidenziando le criticità, le opportunità e gli sviluppi in termini economici. L’evento si terrà venerdì 15 novembre presso la Sala Viscontea del Castello Sforzesco. Scarica il programma da: www.federazionecartagrafica.it
Rimini, 8 novembre 2019 – Si è tenuto oggi, nell’ambito di Ecomondo a Rimini, il seminario “La Bioeconomia circolare nella filiera della carta” organizzato dal comitato scientifico di Ecomondo, Comieco, Assocarta, Assografici e Unirima.
Giuseppe Scarascia Mugnozza dell'Università di Viterbo ha introdotto il tema della bioeconomia circolare nella filiera cartaria e dell’importanza della qualità della raccolta differenziata della carta e del cartone, temi sui quali sono intervenuti i direttori delle associazioni coinvolte nella filiera.
La filiera della carta produce un biomateriale che viene poi riciclato dallo stesso comparto con un tasso di circolarità del 55%*, con eccellenze nel settore imballaggi che innalzano il tasso di riciclo all’80% (nuovo obiettivo della Direttiva Comunitaria da recepire) portando il nostro Paese al terzo posto, a livello europeo, per utilizzo di carta da riciclare.
“A fronte degli oltre 5,5 milioni di tonnellate di carta realizzate con carta da riciclare, ogni anno vengono anche prodotte 300 mila tonnellate di scarti di riciclo (in un rapporto di 1:17) che andrebbero recuperate mediante termovalorizzazione. Tuttavia, esiste un solo impianto dedicato in Umbria, mentre un secondo impianto sito in Lombardia non viene utilizzato in maniera costante” spiega Massimo Medugno DG Assocarta “mentre recuperare energia da tutti gli scarti significherebbe chiudere il ciclo del riciclo e ridurre l’impiego di fonti fossili” (Fonte: Rapporto Ambientale Assocarta).
Mercoledì 6 novembre 2019, presso la X Commissione Attività produttive della Camera dei deputati, sono stati auditi, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul PNIEC, i rappresentanti di Assocarta, l’Associazione imprenditoriale di categoria che aggrega, rappresenta e tutela le aziende che producono in Italia carta, cartoni e paste per carta.
A margine dell’Audizione, il Presidente Marchi ha segnalato che gli obiettivi europei e nazionali sul PNIEC sono sfidanti e prevedono quindi l’impiego di enormi risorse economiche per sostenere il percorso verso la decarbonizzazione e profonde trasformazioni dei processi industriali e di tutta l’economia ma che questo percorso deve essere attuato mantenendo competitiva l’industria nazionale in modo che la stessa possa fare da volano alla transizione energetica senza dislocare produzioni che sarebbero una perdita per l’ambiente e per il Paese.
Nel ricordare che il settore cartario è tra i settori industriali che hanno già raggiunto un più elevato grado di sostenibilità e che, al contempo, il settore cartario nazionale è più sostenibile rispetto agli altri paesi europei, Marchi ha aggiunto che “i piani di riduzione della CO2 devono permettere di raggiungere gli obiettivi con sufficiente flessibilità e lasciare aperta la possibilità di incorporare il progresso tecnologico che si registrerà nei prossimi anni e che porterà ad un riduzione dei costi delle tecnologie”.
Secondo il Consigliere di Assocarta Carlo De Iuliis “la sostituzione dell’energia termica prodotta tramite il gas naturale con energia elettrica proveniente dalla rete non è una soluzione percorribile per il settore cartario a meno dell’identificazione di innovative e attualmente non disponibili tecnologie. Già oggi infatti in molti casi la produzione di energia elettrica in sito con la cogenerazione ad alto rendimento sopperisce all’impossibilità della rete a coprire il fabbisogno elettrico della cartiera”. Tuttavia, seppure si possa intravvedere un ruolo crescente dell’energia elettrica, “il gas naturale svolge e dovrà continuare a svolgere un ruolo chiave nella transizione essendo il combustibile fossile e minore emissione di CO2 e quindi l’ultimo che deve essere sostituto rispetto alle altre fonti fossili e il suo uso destinato a chi meglio lo sa utilizzare, ovvero sfruttando la cogenerazione. Accanto all’utilizzo in maniera efficiente del gas naturale occorre anche valorizzare energeticamente gli scarti del processo industriale non più reintegrabili nel processo per chiudere il ciclo dell’economia circolare, come fanno già ampiamente i nostri concorrenti europei”.